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giurisprudenza

Sospeso l’avvocato non in regola con la formazione continua (C.N.F., Sent., 11 novembre 2022, n. 211)

Il caso affrontato nella sentenza in commento prende le mosse dalla decisione con la quale un Consiglio Distrettuale di Disciplina che aveva irrogato ad un avvocato la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione forense per due mesi per non aver ottemperato all’obbligo di formazione continua nel triennio 2014-2016.
Avverso la decisione propone ricorso il legale il quale chiede la riduzione della sanzione in quanto il CDD, nella determinazione della stessa, non avrebbe dovuto tener conto dei precedenti disciplinari analoghi dell’avvocato non ancora passati in giudicato (mancata ottemperanza all’obbligo di formazione continua altresì nei trienni 2008-2010 e 2011-2013).
Giunto il caso davanti al CNF, quest’ultimo precisa che la determinazione della sanzione disciplinare è conseguenza di una valutazione complessiva dei fatti che riguarda la gravità dei comportamenti contestati, il grado della colpa o l’eventuale sussistenza del dolo e la sua intensità, nonché il comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto e la condotta processuale.
Venendo al caso che qui ci occupa, il CNF afferma che il CDD ha fatto adeguato uso di tutti i suddetti criteri e che non corrisponde al vero quanto sostenuto dal legale e cioè che l’unica circostanza valutata dal CDD siano stati i “precedenti” analoghi dell’avvocato.
Il CNF afferma a tale proposito che il CDD, nella determinazione della sanzione, ha avuto riguardo oltre che al fatto storico nella sua materialità, altresì al comportamento complessivo tenuto nel corso del procedimento dall’incolpato, il quale non ha svolto alcuna attività difensiva, rimanendo contumace, disinteressandosi del procedimento, ponendo in essere una condotta di apatia e di indifferenza nei confronti della formazione e non mostrando segni di pentimento o riconoscimento di una propria responsabilità.
Per tutti questi motivi, pertanto, il CNF rigetta il ricorso del legale.

A cura di Silvia Ammannati