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giurisprudenza

Sul reato di falso in dichiarazione sostitutiva di atto notorio per l’ammissione al patrocinio a spese dello stato (Cass., Sez. V Pen., 26 aprile 2010, n. 16275)

La sentenza in esame, pur ribadendo un orientamento univoco in tema di falsità in atti, merita attenzione in quanto, nell’individuare il principio giurisprudenziale da applicarsi nel caso concreto, richiama la pronuncia delle SS. UU. n. 6591/2009 resa in materia di patrocinio a spese dello stato. 

Giova, quindi, ricordare che le Sezioni Unite hanno stabilito che le false indicazioni di dati nella dichiarazione sostitutiva prevista per l’istanza di ammissione al gratuito patrocinio integrano il delitto di false dichiarazioni ex art. 95, D.P.R. n. 115/2002 anche se le falsità non assumono rilievo ai fini dell’accoglimento della richiesta; cioè, anche se il reddito effettivo rientra nei parametri previsti dalla legge per l’ammissione alla tutela erariale.
Nel caso di specie, in applicazione di tale principio, è stata esclusa la innocuità delle falso addebitato all’imputato che aveva dichiarato di non avere riportato condanne penali nella dichiarazione sostitutiva allegata alla richiesta di rilascio di passaporto, ancorché i precedenti penali in realtà sussistenti a carico dello stesso non erano ostativi al rilascio del documento.