E’ stato chiesto se sia consentito fornire prestazioni di consulenza gratuita, su richiesta dei Servizi Sociali, in favore di donne o famiglie in difficoltà “per problemi legati alla conflittualità di coppia”.
Il Consiglio ha ricordato che l’avvocato può espletare attività gratuita per motivi etici e sociali. E’ in ogni caso escluso che l’attività si traduca in una iniziativa diretta a conseguire futuri vantaggi economici attraverso l’acquisizione come clienti delle persone in favore delle quali la consulenza è prestata.
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