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giurisprudenza

Onere probatorio dell’avvocato che agisce verso il cliente per la riscossione dei propri crediti professionali (Cass., Sez. II, 31 ottobre 2013, n. 24568)

Con questa recente sentenza, la Sezione II° Civile, della Corte di Cassazione, detta regole più chiare e rigide, in merito alla soddisfazione dell’onere della prova, da parte del legale che agisca giudizialmente per il recupero dei propri crediti professionali, nei confronti del cliente che gli ha conferito mandato stragiudiziale.
Nella specie, affermano i Giudici di legittimità, al fine di dimostrare la fondatezza del suo diritto di credito, non è sufficiente che l’avvocato si limiti a fondare la sua pretesa creditizia sul mero mandato stragiudiziale, assolvendo invece all’onere probatorio, che incombe sul professionista anche nel caso in cui lo stesso sia convenuto in un giudizio di accertamento negativo, solo dimostrando il contenuto dell’attività effettivamente svolta per quell’incarico.
 
                                                                                                                                                                                                                                    a cura di Lapo Mariani