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giurisprudenza

È inammissibile il ricorso presentato personalmente del praticante avvocato, non più iscritto ad alcun albo professionale, avverso la deliberazione del CNF per carenza dello ius postulandi (Cass. Sez. Un., 14 luglio 2022, n. 22246)

La Suprema Corte, allineandosi ad un precedente principio di diritto, afferma l’inammissibilità del ricorso presentato personalmente dal già praticante avvocato, non iscritto in alcun albo per l’esercizio della professione forense e senza il ministero di altro difensore abilitato ad esercitare la funzione di avvocato. Le Sezioni Unite chiariscono infatti che la deroga alla normativa convenuta nel codice di rito, per quanto riguarda la proposizione del ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione anche da parte di soggetto non iscritto allo speciale albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori, presuppone pur sempre che si tratti di soggetto iscritto almeno all’albo degli avvocati, poiché, in difetto, il ricorrente risulta privo dello ius postulandi indispensabile per poter stare in giudizio di persona.

                                                                                                                                                                                                                                                                                A cura di Elena Borsotti