La circostanza che il Giudice assuma la propria decisione prima della scadenza dei termini concessi per lo svolgimento di attività difensiva, non rappresenta di per sé un’ipotesi di nullità della sentenza.
Nel caso di specie, la sentenza impugnata era stata deliberata dalla Corte di Appello tre giorni prima del termine previsto per il deposito delle memorie di replica ex art. 190 c.p.c.
Con la pronuncia in esame la Sezione III Civile della Corte di Cassazione ha ribadito che, per assumere rilevanza, la lesione delle norme processuali deve sempre accompagnarsi ad un effettivo pregiudizio conseguente alla violazione medesima.
Pertanto, ai fini della declaratoria di nullità della sentenza impugnata, nel caso di specie, parte ricorrente avrebbe dovuto dimostrare la lesione concretamente subita, magari indicando una o più argomentazioni difensive contenute nello scritto depositato successivamente alla data della decisione, la cui considerazione avrebbe avuto, ragionevolmente, probabilità di condurre il giudice ad una decisione diversa da quella effettivamente assunta.
A cura di Giulio Carano