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giurisprudenza

In caso di notifica irregolare del decreto ingiuntivo, il termine per proporre opposizione tardiva è di quaranta giorni dalla conoscenza effettiva dell’atto. Nessuna discrezionalità è lasciata al giudice nella valutazione del termine (Cass., Sez. VI, Ord., 2 febbraio 2018, n. 2608)

La Corte di Cassazione sul ricorso presentato dal Ministero dell’Interno che si era visto rigettare sia in primo che in secondo grado l’opposizione tardiva a decreto ingiuntivo, ribadisce che, in applicazione del principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite nella sentenza n. 14572/2007 ed in accordo con quanto disposto dall’art. 650 c.p.c., per valutare la legittimità dell’opposizione tardiva occorre provare sia l’irregolarità della notifica sia la circostanza che, a causa di tale irregolarità, l’ingiunto non abbia potuto proporre opposizione tempestiva. Tuttavia, il giudice di legittimità, in accoglimento del ricorso presentato, si trova a dover precisare che, laddove l’opponente dimostri l’irregolarità della notifica, al giudice del merito non è lasciata alcuna discrezionalità nella valutazione della sufficienza, ai fini dell’opposizione tempestiva, del tempo residuo tra l’effettiva conoscenza dell’atto e il termine per proporre opposizione tempestiva. Infatti la congruità del termine è predeterminata dal legislatore nei quaranta giorni dalla data dell’effettiva conoscenza, così come previsti dall’art. 641 c.p.c., che deve quindi essere sempre assicurato.

Per tali motivi la Suprema Corte cassa con rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Catania confermativa della sentenza di primo grado che aveva rigettato l’opposizione tardiva del Ministero dell’Interno al decreto ingiuntivo notificato da una società alla Prefettura di Ragusa anziché all’Avvocatura di Stato. Il giudice di prime cure ha infatti erroneamente ritenuto che il tempo intercorrente tra la data della conoscenza effettiva dell’atto e il termine ultimo per proporre opposizione tempestiva (seppur inferiore a quaranta giorni) fosse comunque sufficiente ad approntare la difesa.

A cura di Sofia Lelmi