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giurisprudenza

L’accettazione della domiciliazione da parte del difensore d’ufficio ai sensi dell’art.162 comma 4 – bis c.p.p. non può essere considerata presupposto idoneo, in difetto di altri elementi indicativi dell’effettiva instaurazione di un rapporto professionale tra il domiciliatario e il proprio assistito, a ritenere provata la effettiva conoscenza del processo da parte dell’imputato con conseguente impossibilità di procedere in sua assenza (Cass., Sez. I Pen., Sent., 24 gennaio 2024, n. 3048)

La Corte di cassazione, con la sentenza in esame, affronta il tema della legittimità della dichiarazione di assenza dell’imputato nelle ipotesi in cui lo stesso abbia eletto domicilio presso il difensore d’ufficio. La Corte considera l’ipotesi dell’avvenuta modifica dell’art.162 comma 4 bis c.p.p. in forza del quale il difensore d’ufficio nominato è chiamato a prestare il consenso all’elezione di domicilio effettuata dall’imputato presso il medesimo. La Suprema Corte evidenzia che, a prescindere dalla accettazione della domiciliazione, il giudice è comunque chiamato a verificare che tra l’assistito ed il difensore d’ufficio domiciliatario si sia instaurato un rapporto professionale da cui possa desumersi la effettiva conoscenza del processo ovvero che l’imputato si sia volontariamente sottratto ad esso.

Nel caso di specie, invero, il giudice di merito ha omesso ogni verifica al riguardo limitandosi a verificare la correttezza delle notificazioni eseguite presso il domicilio eletto. Tenuto conto che l’imputato era senza fissa dimora, che ha eletto domicilio presso il difensore d’ufficio il quale ha accettato la domiciliazione ma non è riuscito a mettersi in contatto con l’assistito, che l’imputato non risulta censito presso l’amministrazione penitenziaria, difetta la prova dell’effettiva conoscenza del processo ovvero della volontarietà di sottrarsi allo stesso.

Per tali ragioni la Corte ha cassato la sentenza con rinvio al giudice di merito in diversa persona fisica per la verifica della sussistenza degli elementi da cui desumere l’effettiva conoscenza del processo da parte dell’imputato.

A cura di Fabio Marongiu