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giurisprudenza

Notifica a mezzo PEC: sul relativo perfezionamento e sull’onere della prova dell’eventuale sussistenza di errori tecnici riferibili al sistema informatizzato (Cass., Sez. VI, Ord., 2 marzo 2022, n. 6912)

Nuovamente chiamata a pronunciarsi in tema di notifica a mezzo posta elettronica certificata, la Suprema Corte conferma il principio già affermato secondo cui in tale specifico caso “la copia analogica della ricevuta di avvenuta consegna, completa di attestazione di conformità, è idonea a certificare l’avvenuto recapito del messaggio e degli allegati, salva la prova contraria, di cui è onerata la parte che solleva la relativa eccezione, dell’esistenza di errori tecnici riferibili al sistema informatizzato”. In altre parole una volta che il sistema informatico genera la relativa ricevuta di accettazione e di consegna del messaggio nella casella di posta elettronica certificata del destinatario, la notificazione deve ritenersi regolarmente perfezionata. Da ciò ne consegue che l’eventuale mancata conoscenza dell’atto notificato da parte del destinatario dell’atto notificato, ed in particolare del difensore della parte, dovuta ad eventuali malfunzionamenti del sistema, va di regola imputata alla mancata diligenza dello stesso difensore, il quale è tenuto a dotarsi dei necessari strumenti tecnici ed informatici ed a controllarne efficienza ed adeguatezza, fatta ovviamente salva l’ipotesi in cui venga rigorosamente dimostrato che il malfunzionamento eccepito sia stato causato da un evento esterno imprevedibile ed inevitabile con l’ordinaria diligenza.

                                                                                                                                                                                                                                                                               A cura di Elena Borsotti

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Allegato:
6912-2022