Con la pronuncia in commento il Tribunale di Torino, in funzione di Giudice del lavoro, ha rigettato un ricorso proposto in opposizione ad una ingiunzione di pagamento, condannando la ricorrente al pagamento di una somma a titolo di lite temeraria, ex art. 96 co. 3 c.p.c., per avere la stessa agito in giudizio con “malafede o quantomeno colpa grave”. Ciò anche in ragione del fatto di aver svolto eccezioni del tutto infondate per il tramite un ricorso redatto con il “supporto dell’intelligenza artificiale, costituito da un coacervo di citazioni di normative e giurisprudenziali astratte, prive di ordine logico e in larga parte inconferenti, senza allegazioni concretamente riferibili alla situazione oggetto del giudizio”.
A cura di Elena Borsotti