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giurisprudenza

L’Associazione Professionale è legittimata a richiedere il compenso dell’avvocato che ne fa parte (Cass., Sez. II, Ord., 22 luglio 2022, n. 22955)

La Suprema Corte affronta il tema della legittimazione a richiedere la liquidazione dei compensi da parte dello studio associato professionale sulla base dell’attività svolta da parte dell’avvocato socio.
Nel caso in esame il Tribunale di prime cure aveva respinto tale legittimazione sulla scorta della mancanza di una menzione dell’associazione nella procura alle liti rilasciata dal cliente; non solo: il Tribunale, sulla scorta del ricorso promosso dall’Associazione professionale, aveva ritenuto di dover non ricomprendere l’attività svolta in sede penale dal medesimo avvocato.
La Suprema Corte ha invece ribaltato il giudizio del Tribunale sia sotto il profilo della legittimazione attiva dell’associazione professionale a riscuotere le somme per l’attività svolta dal legale associato, perché questo era espressamente previsto dall’atto costitutivo dell’associazione e per la presenza della sola partita iva dell’associazione; ma aveva anche ribadito come il ricorso in sede civile potesse ben ricomprendere anche la richiesta dei compensi per l’attività svolta in sede penale.

A cura di Simone Pesucci